martedì 15 ottobre 2013

Lo Spritz

Uno dei primi Bar di Milano in cui ho lavorato era affianco a un officina di riparazioni automobili, il capo meccanico e proprietario era Gianni, milanese da generazioni e generazioni , che durante  una pausa tra una riparazione e l'altra faceva un salto al bar dove lavoravo per prendere uno Sprussat. All'inizio  pensavo che mi prendesse in giro, visto che non ero milanese ma poi mi ha spiegato che lo Sprussat era vino bianco secco con Campari. Un' aperitivo del genere  veniva consumato  in Sardegna, dove ho incominciato a muovere i primi passi nel mondo del bar, era la Bicicletta, vino Vernaccia e Campari. Conosco lo Spritz lavorando al Marriott, che era la forma fashion del Spruzzat come diceva il  Bar manager, poi arrivo l'Aperol che attraverso una pubblicità mirata e azioni di marketing è diventato l'aperitivo più bevuto in Europa. L'origine del nome Spritz  è  Austriaca, infatti i soldati  di stanza nel nordest italiano nel'1800, aggiungevano una spruzzata di acqua  nel vino bianco, troppo forte per loro, in tedesco spruzzare si dice spritzen, passano gli anni e i decenni e si cambia l'acqua prima con il Campari e poi con  l 'Aperol. Il successo del cocktail arriva fino in Ungheria passando prima dall'Austria e poi dalla Germania, per poi sbarcare in Spagna alche' la Barbieri casa produttrice del famoso aperitivo  Aperol, visto l'enorme successo ha deciso di produrre anche una versione casalinga ready to drink.