Il 16 gennaio 1920 entro in vigore negli U.S.A. il divieto di poter produrre,vendere e consumare sostanze alcooliche, coloro che possedevano i vigneti in America per il solo scopo di trasformare le uve in vino si trovarono di fronte a un dilemma: strappare le viti e piantare qualcos'altro o cercare di trovare un modo per rendere ancora un profitto dalle uve con la speranza che il divieto di alcol non duri a lungo.
Questo problema fu sentito particolarmente tra i viticoltori della Napa Valley, che nel 1920 producevano e vendevano vino per in molti stati d' America, se questi viticoltori strappavano il loro vigneti per impiantare qualcos'altro, come alberi di frutta, c'era anche il rischio che la legge contro l'alcool venisse cancellata qualche anno più tardi, e per rimpiantare i vigneti bisognava aspettare come minimo 5 anni per avere della buona uva per il vino.
Molti proprietari non volevano rischiare, perciò stapparono i vigneti e li sostituirono con frutteti, gli altri studiarono un modo molto ingegnoso per vendere le uve per il vino e non andare contro la legge.
Il proibizionismo negli States aveva stabilito che le uve potessero essere coltivate solo se utilizzate per il consumo non alcolico. chi utilizzava le uve per trasformarlo in alcool rischiava la galera e non solo il viticoltore ma anche l'enologo e il produttore, ma se il viticoltore vendeva le proprie uve a un mercante e poi passavano in un negozio per poi finire in casa di una persona che trasformava le uve in vino, in questo caso il viticoltore non rischiava niente.
Nella legge era scritto che il viticoltore poteva creare anche del vino analcolico ( Succo di uva o succo di uva concentrato) solo per il consumo non alcolico, in questo modo i vigneti potevano fare ancora vino "analcolico " e il vino poteva essere trasformato in vero vino dal consumatore finale previo avvertimento riportato sulla scatola dal viticoltore che questo era illegale.
Grazie a queste scappatoie furono creati i " Mattoni del Vino" e data la possibilità alla popolazione americana di poter bere vino.
Il Mattone di vino era un mattone di succo di uva concentrato, che i consumatori potevano scioglierlo o allungarlo con l'acqua e far riprendere la fermentazione per il proprio vino, ma non tutti i consumatori sapevano come fare il vino così i viticoltori stamparono sulle confezioni le istruzioni, come avvertimento di cosa non fare con il prodotto, un modo molto ingegnoso per aggirare la legge.
Grazie ai Mattoni i viticoltori che non trasformarono i loro vigneti in frutteti divennero molto ricchi, l'unico problema e che non riuscivano a soddisfare la domanda dei consumatori in quanto i mattoni erano richiestissimi.
Mattoni o no per Nostra fortuna il proibizionismo è stato cancellato e adesso possiamo bere e degustare degli ottimi vini ma sempre con prudenza e senza esagerare.
CHEERS ! ! !
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